VERIFICHE ISPETTIVE ANTI COVID-19
CORRETTA APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE ADOTTATE IN AZIENDA ED EVENTUALE UTILIZZO DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI
Gli Ispettori del lavoro dell’I.T.L. (Ispettorato Territoriale del Lavoro) di Pesaro-Urbino unitamente al personale del Nucleo Carabinieri, hanno svolto accertamenti in diverse aziende del territorio sull’attuazione delle misure di contenimento del contagio e sulla verifica del rispetto del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid -19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto fra Governo e le parti sociali il 24 Aprile 2020 e delle prescrizioni ivi previste. La citata vigilanza è stata effettuata in stretto coordinamento con la Prefettura di Pesaro attraverso la costituzione di “gruppi misti”, composti da personale ispettivo dell’Ispettorato del Lavoro, del Comando Carabinieri, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco nonché della locale Azienda sanitaria.
Molte aziende controllate nei diversi settori produttivi, hanno fatto registrare alcune irregolarità inerenti l’erronea applicazione del citato Protocollo condiviso tra il Governo e le Parti Sociali. Poiché i controlli proseguiranno appunto per salvaguardare la salute nei luoghi di lavoro e dello svolgimento in sicurezza delle attività. In base all’esperienza acquisita vi abbiamo predisposto una Check-List, che si allega alla presente, invitandovi dunque ad una attenta lettura con lo scopo di verificare, anche attraverso il vostro consulente per la sicurezza, l’uniformità a tali norme.
Nel corso di questi mesi gran parte dei datori di lavoro hanno fra l’altro fatto ricorso, loro malgrado, a domande di integrazioni salariali, come previsto dalla legislazione emergenziale per causale COVID-19. L’intento degli ispettori è finalizzato anche a contrastare eventuali fenomeni elusivi o fraudolenti, verificando il corretto utilizzo delle risorse pubbliche destinate agli ammortizzatori sociali con causale COVID 19.
I potenziali controlli sono previsti in particolare per :
- aziende operanti nei settori che non hanno subito interruzioni delle attività;
- aziende operanti in deroga alle misure restrittive previste dalla normativa emanata in relazione all’emergenza epidemiologica;
- aziende che hanno fatto richiesta di trattamenti di Cassa Integrazione;
- soggetti che hanno inviato domanda di indennità di sostegno al reddito presentate da lavoratori agricoli, da lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’assicurazione generale obbligatoria (artigiani, commercianti, IAP, coltivatori diretti, coloni e mezzadri);
- assunzioni, trasformazioni e riqualificazioni di rapporti di lavoro in periodi immediatamente precedenti le richieste di trattamenti delle varie forme di Cassa Integrazione;
- numero dei lavoratori interessati dagli ammortizzatori sociali ed eventuali esternalizzazioni;
- aziende/datori di lavoro che hanno collocato in smart working il personale e richiesto l’erogazione di ammortizzatori sociali.
Da notare come, tra le situazioni operative sopra indicate, peraltro di per sé non illegittime, ve ne siano alcune che potrebbero definirsi inevitabili da parte del datore di lavoro, stante la criticità del periodo, l’incertezza circa la possibilità di svolgere la propria attività e l’incognita in ordine alle necessità di personale operativo.
Lo studio rimane a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
I consulenti del lavoro: Elisabetta Corsaletti Andrea Uguccioni Annalisa Olivieri